Il Liotro

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Diverse leggende circolano sull' origine della dell' Elefante di Catania.

Tra le più accreditate abbiamo teorie concepite da Ignazio II Paternò Castello, Santi Consoli e Matteo Gaudioso.
Il primo sosteneva che l'elefante provenisse da un circo (successivamente sarebbe stato appurato che in realtà era l'obelisco ad essere stato tra le attrazioni di un antico circo), gli ultimi due che fosse il ricordo di una religione di cui oggi si sono perse completamente le tracce.

È però ormai accettata l'interpretazione che venne data dal geografo Idrisi durante il suo viaggio in Sicilia nel XII secolo. Egli riportò che i catanesi consideravano l'elefante una statua magica, in grado di proteggere il centro abitato dalle eruzioni dell'Etna.

Secondo Idrisi, la statua dell'elefante era stata realizzata durante la dominazione cartaginese o bizantina. Nel periodo in cui visitò Catania (XII secolo), l'elefante di pietra lavica si trovava già all'interno delle mura della città.
Vi sarebbe stato portato dai benedettini del monastero di Sant'Agata, che lo avrebbero posto sotto un arco detto "di Liodoro". Nel 1239 la statua dell'elefante fu scelta come simbolo di Catania.
Alcuni sostengono che il trasferimento all'interno delle mura avvenne proprio in quest'occasione.

L'obelisco, secondo diverse teorie non verificate, fu portato a Catania durante le crociate, proveniente da Syene. In città fu collocato nel Circo Massimo, secondo l'ipotesi di Ignazio Paternò Castello.

Un' altra leggenda vuole che il nome "Liotru" derivi da quello oscuro di Eliodoro o Diodoro.
Questo strano personaggio, era un famosissimo mago che tramutava gli uomini in bestie e avvicinava oggetti molto distanti.
Sfuggi persino alla condanna di morte che gli era stata inflitta dai signori potenti della città.
L'elefante pare fungesse da cavalcatura del mago per i suoi rapidissimi viaggi da Catania a Costantinopoli.
Neanche il grande Costantino riuscì ad avere la meglio sul mago oscuro.

Soltanto il vescovo Leone, soprannominato "Il Taumaturgo" riuscì tramite un esorcismo, a liberare Catania dalla presenza oscura del mago Eliodoro.
Sconfitto il mago, la leggenda vuole che l' elefante rimasto ormai solo, rimase a Catania.

Il "Liotru" diventa ufficialmente simbolo della città nel 1239, prima di allora a rappresentare la città era l' effigie di San Giorgio. I catanesi decisero di cambiare in seguito ad una serie di rivolte per poter passare da semplice dominio di un vescovo-conte a città demaniale.
Dopo diverse rivoluzioni fallimentari, arrivò la concessione ufficiale firmata dal Re Federico II. Il nuovo simbolo rappresentò Catania per la prima volta durante la seduta del Parlamento a Foggia, nel 1240.
Successivamente, il pachiderma è stato inserito nello stemma comunale e in quello della provincia e dell'università e oggi è la mascotte delle principali società sportive locali, tra cui il Calcio Catania e l'Amatori Catania.

Non è neanche da sottovalutare l'idea che probabilmente sia una parola di origine greca che indicava il sole. Nei balcani esiste una parola di simile fonia: Jutro con il significato di "giorno".

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